Mani in pasta.

Una quindicina di anni fa dedicavo molto del mio tempo alla pasta di sale. Realizzavo un'infinità di lavori, anche su commissione. Passavo intere giornate a creare e decorare. Poi, vuoi per il lavoro, vuoi per altri motivi, ho praticamente abbandonato questo hobby anche se ogni tanto provavo a fare qualcosina. Il problema dei soggetti in pasta di sale è riuscire a mantenere inalterato nel tempo il manufatto. Purtroppo, il sale tende a sciogliere a causa dell'umidità e compromette l'oggetto, nonostante la vernice protettiva. Ho ancora alcuni quadretti che, conservati in luogo asciutto sono rimasti intatti. Altri, invece, destinati a locali come la cucina sono andati perduti. Forse questo è il vero motivo del mio abbandono: il pensiero che l'oggetto realizzato potesse avere una vita piuttosto breve mi rendeva triste e mi demotivava.
Questo accadeva qualche anno fa. Recentemente ho scoperto il cernit, pasta sintetica malleabile che, dopo una breve cottura in forno casalingo, indurisce e diventa infrangibile. E così ho riscoperto il gusto di mettere le mani in pasta e di creare piccoli oggetti o decorazioni. Certo, il sapore antico della pasta di sale con il cernit non si riesce ad ottenere, ma è sicuramente un materiale che da grandi soddisfazioni.

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